ATC Firenze 5.it Regione Toscana
 
 
AMBIENTE E COLTURE DI PREGIO: STRATEGIE GESTIONALI DI TUTELA - (05/03/2014)

 
 
Un convegno Giovedì 6 Marzo ore 14.00 Auditorium Chianti Banca - San Casciano Val di Pesa Convegno su ambiente e colture di pregio.

I danni da ungulati rappresentano sul territorio dell'Ambito Territoriale di Caccia Firenze 5 un'emergenza che non può più essere ignorata. Un fenomeno in crescita: nelle ultime due stagioni venatorie la somma versata dall'ATC 5 come rimborso agli agricoltori è stata di circa 300.000 euro l'anno, mentre solo pochi anni prima era di 150.000; è al contempo raddoppiato anche il numero di ungulati abbattuti. Tutto ciò avviene, per di più, in un contesto di rilevante valore agricolo e paesaggistico. In questo quadro si colloca il Convegno promosso dal Comitato di Gestione dell'ATC Firenze 5*. "I Costi in crescita esponenziale - commenta il Presidente dell'ATC Piero Certosi - chiamano tutti i soggetti coinvolti a individuare responsabilmente azioni e politiche condivise con le istituzioni.
 
Quando dico tutti i soggetti intendo qualsiasi gestore ai fini faunistico-venatori, sia pubblico che privato.

Il punto fermo è che la nostra agricoltura va tutelata: se tutti i soggetti sono coinvolti verso un obiettivo comune le soluzioni già esistono. Sono quelle proposte dalla ricerca scientifica in ambito faunistico, promossa dal nostro stesso ATC in collaborazione con l'Università di Firenze, che appunto presenteremo al Convegno, tra cui le interessanti soluzioni innovative basate sull'uso di repellenti".
TerniInRete.it Regione Umbria
 
 
Umbria: Confronto sul prossimo calendario venatorio - (05/03/2014)
 
 
 
A breve confronto su bozza nuovo calendario venatorio e sulla proposta di modifica del regolamento per il prelievo dei cinghiali

L'Assessore regionale alle politiche venatorie Fernanda Cecchini ha fatto il punto sulla stagione venatoria da poco conclusa sottolineando come, "grazie ad un lavoro accurato e sostanziato da numerosi riscontri scientifici, gli uffici regionali abbiano consentito la predisposizione di un calendario venatorio con periodi di prelievo tra i più ampi riscontrati a livello nazionale". 

Un passaggio, questo, particolarmente apprezzato dalle associazioni che hanno espressamente richiesto il mantenimento di un'analoga struttura anche per la prossima stagione venatoria. Nel merito della predisposizione del nuovo calendario, l'assessore Cecchini ha confermato l'impegno di aprire un confronto entro breve tempo, prendendo anche in considerazione le proposte di modifica avanzate, riguardanti in particolare l'introduzione della coturnice e la possibilità di prelevare la quaglia in preapertura. 

In merito alla revisione del regolamento per la caccia al cinghiale, l'assessore regionale ha fatto il punto della situazione delle proposte inviate dalle varie associazioni venatorie, esprimendo la volontà di produrre un documento di sintesi che raccolga le modifiche maggiormente condivise, su cui verrà richiesto un parere della Consulta. 

I punti prioritari su cui si deve cercare una necessaria convergenza, ha detto, sono le procedure di assegnazione dei settori e l'ampliamento delle modalità di prelievo venatorio della specie, oltre ad un più preciso e puntuale piano di gestione che consenta un'effettiva limitazione dei danni causati all'agricoltura. 

L'assessore Cecchini ha poi riferito all'assemblea l'intenzione della Giunta regionale di adoperarsi, nell'ambito della Commissione Agricoltura della Conferenza Stato-Regioni, per verificare congiuntamente con le altre Regioni interessate la possibilità di una applicazione delle deroghe al prelievo venatorio previste dalla direttiva comunitaria.
Parks.it Italia e Regioni
 
 
 
Ruolo dell'Italia nel sistema migratorio della Beccaccia (Scolopax rusticola) - (05/03/2014)
 
 
(Foligno, 04 Mar 14) La Regione dell'Umbria in convenzione con l'Istituto Nazionale di Ricerca - ISPRA- ha avviato sul territorio regionale un progetto relativo alla specie Beccaccia: "Ruolo dell'Italia nel sistema migratorio della Beccaccia (Scolopax rusticola)".

Il progetto riguarda l'inanellamento e la marcatura con trasmettitori satellitari di esemplari di Beccaccia catturati sul territorio regionale.

Dei tentativi di cattura verranno effettuati anche a Colfiorito, nell'area della ZRC.

L'area infatti è particolarmente idonea in quanto vi sono prati con erba non eccessivamente alta e in prossimità di area umida, ambiente pertanto adatto per la specie Beccaccia, inoltre scevra dal disturbo dovuto alla caccia.

Le catture si svolgeranno nelle ore notturne, dalle 19 alle 24 circa, saranno effettuate da operatori - inanellatori con patentino rilasciato dall' ISPRA - che si muovono a piedi con l'ausilio di un faro e di un retino apposito.
EnalPesca Nazionale Italia e Regioni
 
 
NORMATIVA TECNICA AGONISTICA ACQUE INTERNE - (04/03/2014)
 
 
 

SETTORE LAGO - (04/03/2014) | Visualizza

SETTORE TORRENTE - (04/03/2014) | Visualizza

Regione Lazio
 
Federcaccia, Arci Caccia, Enalcaccia, Annu, Italcaccia, Liberacaccia, Eps
 
 
Le Associazioni Venatorie del Lazio. Chiusa la caccia ora la Regione apra la stagione della chiarezza. Di istituzioni silenti e impotenti non ne possiamo più. - (27/02/2014)

A stagione venatoria conclusa, sono stati resi noti i contenuti della sentenza del 12 dicembre 2013 del TAR del Lazio sul merito del calendario venatorio R. Lazio 2013-2014.

L'ordinanza di sospensiva ha avuto la portata di sentenza definitiva per la Regione Lazio. Il TAR ha rigettato il ricorso animal-distruttivo del nostro ambiente. La Regione, da subito, ha assunto la "sospensiva" senza esprimere la benché minima riflessione critica e così sono state "travolte" numerose "specie selvatiche". I legislatori hanno finito per attribuire al parere ISPRA valore normativo diretto, il tutto a danno degli agricoltori, dei cittadini e dei cacciatori.

Il colpo auto-inferto alla potestà decisoria della Regione è del tutto evidente, e pesanti sono le ombre e i dubbi che avvolgono l'avvio dei lavori 2014 che dovranno portare al prossimo calendario venatorio.

È ragionevole, sulla scorta di quanto è accaduto - o meglio di quanto non si è fatto - fare una riflessione profonda sul "sistema caccia" regionale, per individuare una strategia che ponga su basi più solide ogni decisione, per evitare manipolazioni strumentali ed ideologiche viziate da animalismo antiscientifico, che penalizza i "contribuenti" del "Lazio".

Per quanto ci riguarda abbiamo già da mesi sottoposto alla Regione l'esigenza improrogabile di esaminare talune questioni.