Regione Lazio





L’Enalcaccia Vallepietra organizza Domenica 29 settembre 2013 - (09/09/2013)

I° Edizione Trofeo Diga del Simbrivio - Gara di pesca alla trota

Locandina gara di Pesca | Visualizza

Senigallia Notizie.it Regione Marche
 
Cinghiali e Tubercolosi: situazione sotto controllo nelle Marche Dal Tavolo regionale l'assicurazione: no emergenza, solo un focolaio in un allevamento di Matelica - (06/09/2013)

 
Tavolo di lavoro regionale nelle Marche per il monitoraggio degli animali colpiti da tubercolosi Nessuna emergenza per la Tubercolosi (Tbc) dei cinghiali e dei bovini. La situazione è sotto controllo e circoscritta a un singolo areale della provincia di Macerata: l’AtcMC1. 
 
La rassicurazione – in realtà si tratta di una conferma – è venuta dal Tavolo tecnico e istituzionale convocato dalla Regione Marche per focalizzare la questione, dopo il ritrovamento di resti di cinghiale, lungo il fiume Esino, probabilmente abbandonati da bracconieri.

Si è parlato di una “conferma”, perché i controlli effettuati, negli anni, dal servizio Veterinario della Regione Marche, non hanno mai evidenziato criticità. Dal 1999 tutti i cinghiali cacciati vanno obbligatoriamente sottoposti a visita veterinaria (Asur), per il controllo della sicurezza delle carni. Dal 2008 al 2012 sono stati verificati oltre 47mila capi (una media di 10mila per anno), con 3 sole positività rilevate (3 cinghiali ammalati).
 
Da gennaio 2013 al 29 agosto gli animali controllati sono stati 3.136 e nessuno è risultato infetto. Anche le verifiche effettuate dal Corpo Forestale dello Stato, è stato riferito al Tavolo, non hanno rilevato criticità significative. L’esigenza vera, emersa dalla riunione, è quella di contrastare l’attività di bracconaggio che sfugge ai controlli veterinari, mettendo a rischio la salute della popolazione.
EnalCaccia-Nazionale Italia e Regioni
 
 
Riviste di settore: Sentieri di Caccia - settembre 2013 - (06/09/2013)

 
 
Ci siamo! Apre la nuova stagione venatoria e il nuovo numero di Sentieri di Caccia è dedicato a quello che per noi cacciatori è il momento più importante dell'anno. Alle riflessioni di Giacomo Cretti sul tema segue lo "speciale apertura 2013" del nostro Vladimiro Palmieri, che propone alcune riflessioni e considerazioni sull'attività venatoria nel nostro Paese, cambiamenti, problematiche, necessità, programmi per il futuro, discutendone con i presidenti di tre Atc di altrettante regioni del Centro Italia (Toscana, Umbria e Marche) dove la caccia è una tradizione radicata e sentita.

E in occasione della nuova stagione non poteva mancare un articolo dedicato al fagiano. A parlare dello status di questa specie così importante per la caccia italiana è una firma prestigiosa, Roberto Mazzoni della Stella, tecnico faunistico di lunghissima esperienza. Come arrivare all'apertura con un ausiliare in buona forma fisica e mentale è il tema approfondito da Rossella Di Palma, mentre il segugio è sempre protagonista delle preziose note del nostro giovane e preparato segugista Emanuele Nava.
AGI.it Regione Emilia Romagna
 
Aviaria: Emilia Romagna, sospeso utilizzo uccelli richiamo per caccia - (04/09/2013)

 
(AGI) - Bologna, 3 set. - Sospeso in Emilia Romagna l'utilizzo di uccelli da richiamo per la caccia.

Si tratta di una misura cautelativa per limitare il diffondersi del virus H7N7 dell'influenza aviaria, prevista da un'ordinanza del ministero della Salute in tutti i casi in cui sul territorio nazionale si modificano le condizioni epidemiologiche. Lo rende noto la Regione Emilia Romagna.

Il provvedimento che di fatto diventera' operativo dal 15 settembre, data di apertura della caccia sul territorio regionale, riguarda gli uccelli da richiamo appartenenti agli ordini degli anseriformi e caradriformi.

(AGI) Bo1/Bru 
Sassuolo 2000.it Regione Emilia Romagna
Reggio Emilia: Lo storno, un alieno dannoso, si deve poter controllare - (04/09/2013)
La Cia di Reggio Emilia ha organizzato un incontro pubblico a Canolo di Correggio

Quasi 200 presenti, una discussione vivace ma responsabile, un documento finale che riassume in quattro punti le proposte della Cia reggiana, che saranno sottoposte alle istituzioni per arrivare a limitare i danni prodotti dallo storno alle colture agricole: negli ultimi quattro anni (2009-2012) i danni arrecati all’agricoltura accertati sono stati in Emilia Romagna 8.700.00,00 € di cui i danni da deroga (specie quali storno, piccione, passero, etc.) sono stati 1.860.000,00 € e si assestano ad una percentuale attorno al 20-22% annuo di danni causati da queste specie, sul totale accertato. Solo nel corso dell’anno 2012 la Provincia di Reggio Emilia ha avuto un danno di 82.000,00 € di cui 75.000,00 € da storni e 7.000,00 € da piccioni.

Cifre che da sole spiegano il problema per gli agricoltori: danni spesso consistenti alle colture, che anche se vengono parzialmente compensati, non compensano la perdita del prodotto, e del mercato relativo. Di qui un problema ormai annoso, che la Cia ha tentato di affrontare senza demagogia, ma badando alle possibilità concrete di rimediare alla situazione.