Il lago e la fascia di terreno ad esso circostante ricadono in una superficie di circa 13 ettari denominata "Il Parco Sorriso", al cui interno -  nell'ambito del progetto "Un parco per Kyoto" - erano state già effettuate, sempre da parte della Provincia, piantumazioni di alberi di varie specie, come misura complementare finalizzata all'abbattimento delle emissioni dei gas ad effetto serra: in un'ottica tesa a contribuire al raggiungimento degli obiettivi, appunto, del Protocollo di Kyoto.

L'idea di dar vita, sulle rive del "Cavo", una spazio attrezzato adatto a favorire la pesca, e provvisto di piazzole idonee anche all'utilizzo da parte di utenti portatori di disabilità, nasce nel 2010; ed è frutto della collaborazione, come detto tra il Comune (proprietario dell'area) e la Provincia (che ha finanziato le opere). A nome della quale l'assessore alla difesa fauna Giacomo Sanavio spiega: "La nostra amministrazione (che gestisce, su delega della Regione, l'attività relativa alla pesca nelle acque interne e i fondi per progetti particolari, riportati dalla legge regionale 7/2005) ha in particolare predisposto un insieme di 10 piazzole".

L'intento è quello di permettere un esercizio di 'pesca facilitata', consentendone così la pratica non solo a fruitori generici, ma anche ai diversamente abili; e inoltre ai bambini che prendono parte alle iniziative annualmente organizzate dalla Provincia, da sempre impegnata nelle attività di promozione della cultura alieutica.