Il voto espresso a maggioranza dal Senato consente di recuperare il lavoro svolto negli ultimi due anni, volto ad adeguare la L. 394/91 al nuovo contesto agricolo-ambientale venutosi a delineare da vent’anni a questa parte, a seguito del modello di sviluppo sostenibile dell’agricoltura europea.
Ora il disegno di legge tornerà in Commissione Ambiente del Senato per essere discusso ed esaminato insieme ad altri disegni di legge presentati sulla stessa materia dalla senatrice De Petris (v. DDL n. 1004, in Internet http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/Ddliter/41806.htm) e dal senatore Caleo (DDL n. 1034, in Internet: http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/Ddliter/41913.htm).
E’ auspicabile che il dibattito sulla riforma della legge sulle aree protette prosegua con un approccio costruttivo, finalizzato a ridisegnare un modello di gestione dei parchi dove si possa conciliare la tutela ambientale con l’esercizio delle attività agrosilvopastorali secondo un modello di sviluppo sostenibile che fuoriesca dalla logica del “parco uguale museo” nell’ambito del quale sono imposti solo vincoli e restrizioni, modello che negli anni ha mostrato tutti i suoi limiti impedendo che le aree protette potessero essere adeguatamente valorizzate sotto il profilo ambientale ed economico divenendo esse stesse motore di sviluppo del territorio.