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EnalCaccia-Nazionale Regione Lombardia


RIMOSSO UN PRESUNTO DIVIETO DI CACCIARE - (12/12/2017)




Riceviamo dalla Sezione Provinciale Enalcaccia di Cremona e pubblichiamo:


La Sezione Provinciale di CREMONA ha dato notizia dell’esito positivo di una vicenda che ha interessato un socio-cacciatore della Provincia. Ecco i fatti: il socio-cacciatore era stato sanzionato dalla Polizia Provinciale per aver esercitato la caccia a distanza inferiore di 50 metri dalla strada “argine del fiume Po asfaltato”, in violazione dell’art. 43, comma 1, lett. e) della L.R. n. 26/1993. In primo grado il Tribunale di CREMONA aveva confermato la sanzione motivando che il tratto di strada asfaltata sulla sommità dell’argine maestro è una strada “aperta alla circolazione, essendo notoriamente percorsa da pedoni e biciclette”.

I legali dell’ENALCACCIA hanno contestato il giudizio proponendo appello e in effetti la prima Sezione civile della Corte di Appello di BRESCIA ha annullato la sanzione perché l’argine in questione non è né “una strada carrabile” né “una strada aperta alla circolazione solo perché percorsa da pedoni e ciclisti”, nonostante il divieto di accesso e le sbarre apposte sulla stessa, che consentono l’accesso ai soli veicoli autorizzati dell’A.I.PO. (Agenzia Interregionale per il fiume PO).

Un sentito ringraziamento va ai Dirigenti provinciali di ENALCACCIA che con tenacia si sono adoperati per ottenere un risultato importante, che interessa tutte le Provincie rivierasche del fiume PO, oltre agli Avvocati che hanno patrocinato la causa.

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