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Il comitato ha quindi dettato le nuove linee programmatiche. "Per la selvaggina stanziale - ha spiegato Cruciani - punteremo al ripopolamento del territorio a caccia programmata utilizzando solo animali di cattura provenienti dalle nostre Zrc, condizione essenziale per ristabilire la presenza della selvaggina autoctona. Al contrario, i ripopolamenti del recente passato sono stati effettuati principalmente con animali acquistati da allevatori e importatori, azione anacronistica e infruttuosa i cui sterili risultati sono sotto gli occhi di tutti".

"In questi primi mesi di lavoro - ha aggiunto Cruciani - abbiamo completato il piano di ripopolamento della specie lepre, liquidato i contributi previsti dal bando per interventi in agricoltura, approvato nuovi distretti per la caccia di selezione, risarcito il 100 per cento dei danni da fauna selvatica del 2013 e avviato i censimenti dei corvidi. Nei prossimi giorni, sarà inoltre completato il piano di ripopolamento della specie fagiano, starna e pernice".

"Intenzione del comitato - ha aggiunto Cruciani -, anche alla luce del recente comunicato stampa dell'assessore alla caccia della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, in merito al 'congelamento' della riforma degli Atc, è quella di promuovere incontri sul territorio per far conoscere le nostre nuove iniziative e rendere partecipi i cacciatori".

"In merito ai fatti relativi all'indennità di fine mandato, erogata in favore del passato vertice dell'Atc - ha concluso Cruciani -, recentemente oggetto di espressa interrogazione in giunta regionale e di numerosi articoli apparsi sulla stampa locale, ribadendo la volontà di improntare le attività dell'Atc alla più stretta legalità, si comunica che si è dato definitivamente corso alla deliberazione del Comitato, assunta nella seduta del 10 gennaio 2014, trasmettendo gli atti all'autorità giudiziaria competente al fine di fare al più presto chiarezza e di tutelare nel contempo l'immagine dell'Atc".

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