Come diretta conseguenza del comportamento che le Vostre istituzioni hanno tenuto quest’anno, vale a dire l’assoluta inerzia che ha portato al mancato rinnovo degli Ambiti territoriali di caccia, non sono state effettuate nemmeno le operazioni di ripopolamento sul territorio, il che vuol dire che neanche il giorno dell’apertura gli amanti della caccia con il cane avranno la speranza, non dico la possibilità, di incontrare qualsivoglia selvatico. E’ questo il risultato della tanto decantata istituzione di quei carrozzoni che si sono rivelati gli Atc, della cosiddetta “gestione” del territorio? A seguito delle ripetute delusioni che l’ormai rimaneggiato gruppo di cacciatori umbri vivrà quest’anno, il numero degli adepti di Diana calerà ancora vistosamente. E’ questo l’obiettivo che vi proponete di raggiungere con la vostra pseudopolitica venatoria? Non fareste meglio a dirlo apertamente?
Avete ammazzato anche la speranza, vale a dire l’unico sentimento che ci era rimasto. Non si amministrano gli enti in barba a tutto e a tutti, con l’unico scopo – sempre più palese – di soddisfare gli appetiti politici di una parte piuttosto che di un’altra. Lo spirito che dovrebbe muovere tutti gli amministratori, dovrebbe essere quello di alimentare e soddisfare le lecite speranze dei propri amministrati, non di ucciderle.
La stagione venatoria che sta per cominciare nasce sotto i peggiori auspici. Mai, in quasi 40 anni di licenza, avevo assistito ad una tale desolazione, e ad un abbandono palese della categoria da parte delle istituzioni, come quello che avete messo in campo Voi. In attesa di un vostro concreto riscontro, auguro un in bocca al lupo a tutti i cacciatori.
di Fabrizio Cardarelli
*consigliere comunale di Spoleto eletto nella lista civica Rinnovamento