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Esami per il "cacciatore formato" all'accademia faunistica della provincia di pordenone - (03/12/2013)

Sabato 23 novembre 2013, presso la sede dell'Accademia Faunistica della Provincia di Pordenone in Polcenigo (PN), si sono svolti, con pieno successo, gli esami abilitativi relativi al terzo corso per la caccia di selezione agli ungulati ed al corso per "cacciatore formato".

La figura del cacciatore formato è una figura nuova, oggi finalmente presente sul territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, nata da una comunione di intenti tra l'Amministrazione provinciale, l'Istituto Zoo-profilattico Sperimentale di Cordenons ed i quattro Presidenti dei Distretti venatori del pordenonese.
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Abruzzo. caccia: Febbo, vogliamo aprire una nuova fase - (03/12/2013)

L'assessore alla Caccia, Mauro Febbo è intervenuto all'apertura dei lavori del workshop su "Caccia e aree protette: quale futuro per l'Abruzzo" in svolgimento a Villanova di Cepagatti. "Dopo le tante vicissitudini del passato, sono convinto che abbiamo finalmente imboccato la strada giusta in materia venatoria", ha esordito l'assessore aprendo i lavori del workshop.

"Inizialmente eravamo partiti con l'Osservatorio regionale che purtroppo è rimasto imbrigliato tra audizioni, commissioni e ostacoli vari. Poi è stata la volta del Piano faunistico regionale che rappresenta un atto doveroso per una regione come la nostra che vanta numerose aree protette e specie da difendere come l'orso e il lupo. Peculiarità che portano una serie di questioni importanti da affrontare insieme con determinazione e serenità. Mi riferisco ad esempio ai problemi, che accomunano numerose regioni italiane, legati alla consistente presenza di ungulati sul territorio.
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Caccia: Convegno su modello gestione faunistica e venatoria è in programma al centro agroalimentare di Villanova Venerdi 29 Novembre 2013 - (29/11/2013)
 
 
Pescara, 26 nov. Il Piano Faunistico Venatorio Regionale (PFVR) vigente è ormai obsoleto e non più rispondente alle esigenze del territorio Abruzzese. Quest'anno, grazie al nuovo percorso gestionale intrapreso dall'assessore con delaga alla Caccia, Mauro Febbo, attraverso la riorganizzazione delle strutture dell'Assessorato, è stata avviato l'iter politico ed amministrativo per la predisposizione di un nuovo Piano Faunistico.

In Abruzzo, sono diverse le criticità emerse in ragione di una "non corretta" gestione del patrimonio faunistico. Solo per il rimborso dei danni alle colture agricole - sostiene Febbo - nella regione Abruzzo si spendono ogni anno quasi due milioni di euro (tra aree protette e non) e gli incidenti stradali provocati dalla fauna selvatica sono sempre più in aumento. Per quanto riguarda le specie come l'orso e il lupo, le aree esterne ai parchi e alla ZPE del PNALM fungono da collegamento tra le varie zone protette e una gestione corretta di queste è molto importante per favorire l'espansione dei plantigradi verso nuovi areali oltre ad una corretta gestione delle popolazioni di lupo.
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L’ENALCACCIA P.T. INSIEME CON LE ALTRE AA.VV. DI FACE ITALIA E ARCICACCIA SCRIVONO AD ERRANI E NARDONI UNA LETTERA PER FARE CHIAREZZA SULLA STESURA DEI CALENDARI VENATORI - (27/11/2013)
 
 
 

Lettera a Errani e Nardoni del 27/11/2013 - (27/11/2013) | Visualizza

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La nidificazione della beccaccia - (27/11/2013)
 
 
 
La presenza di nidi di beccaccia in Italia è sempre stata documentata in modo frammentario e spesso tali scoperte sono state custodite gelosamente per proteggere la prole; i dati comunque erano fino a oggi numericamente non rilevanti e pertanto non soggetti a statistica. Attualmente però, a causa dei cambiamenti climatici (fra essi l’aumento delle temperature minime) assistiamo a un aumento di “incontri” con nidi, uova e pulcini. Sicuramente il maggior interesse intorno alla specie, un occhio più sensibile da parte dei cacciatori che si trasformano in osservatori degli habitat anche al di fuori del periodo venatorio, ci riportano numerosi casi di nidificazioni sul nostro territorio.
 
di Paolo Pennacchini


La scoperta di nidi di beccaccia è fondamentale per aumentare la conoscenza di questa specie. Grazie ai nidi, possiamo conoscere il livello di riuscita della riproduzione e soprattutto inanellare i pulcini per studiare i loro spostamenti. Ma non è un’operazione semplice, vista la grandezza e le caratteristiche vegetative degli areali di riproduzione: spesso infiniti boschi di betulle, con strato erboso molto sviluppato. In Russia sono fondamentali i cani da ferma per reperire i nidi ed effettuare l’inanellamento dei pulcini: operazione molto delicata, da effettuarsi velocemente per il fatto che le piccole beccacce sono nidifughe. In Italia la scoperta di un nido di beccaccia è sempre stata fortuita, generalmente da parte di cercatori di funghi e di frutti selvatici. In alcuni casi sono stati rinvenuti dai cacciatori di selezione lungo il percorso per raggiungere i propri appostamenti.