Novi OnLine.it Regione Piemonte
 
 
 
Castelletto Merli - Un animato pomeriggio a parlare di cinghiali - (20/01/2014)
 
 
 
Un'ottantina di persone ha partecipato all'incontro promosso sabato, a Castelletto Merli dall'Associazione Io Vivo Castelletto sul delicato problema della presenza degli ungulati, freno al turismo, pericolo per la circolazione e flagello per le colture

CASTELLETTO MERLI – I cinghiali non sono un problema legato alla caccia ma una vera e propria emergenza ambientale perché la loro presenza in ambiente rurale destabilizza l’equilibrio ecologico. Ma non finisce qui perché gli ungulati sono anche un gravame notevole che, oltre a ridurre la percezione di sicurezza per i residenti, è un freno allo sviluppo del turismo. Queste sono alcune delle considerazioni che Ugo Bertana, presidente dell’associazione Io Vivo Castelletto, ha fatto nell’incontro “Cinghiali, la faccenda si fa seria” che si è tenuto nel pomeriggio di ieri, sabato, nella sala consigliare di Castelletto Merli.
Tuscia Web.eu Regione Lazio
 
 
 

Viterbo - Interviene l'assessore Roberto Staccini "Danni da fauna selvatica, la competenza è della Regione" - (17/01/2014)
 

Viterbo - "La Provincia di Viterbo non ha nessuna competenza per ciò che concerne il risarcimento dei danni provocati dai cinghiali. La competenza è solo ed esclusivamente della Regione Lazio e finalmente anche i giudici ci stanno dando ragione".

L'assessore provinciale all'Agricoltura, caccia e pesca Roberto Staccini torna a fare chiarezza su una materia, quella relativa al risarcimento dei danni prodotti dalla fauna selvatica alle colture agricole, che prevede responsabilità e competenze specifiche.

"La Provincia di Viterbo non ha né la competenza, né le risorse finanziarie per poter risarcire gli agricoltori - ricorda Staccini - ed è per questo che i nostri avvocati, davanti al Tribunale di Viterbo, hanno sostenuto la legittimazione passiva della Provincia di Viterbo nei confronti della Regione.

Il giudice, anche su richiesta del legale degli agricoltori, ha autorizzato la chiamata in causa della Regione, nell'ambito delle azioni legali intentante dai danneggiati nei confronti del nostro ente. Per quanto riguarda invece presunte responsabilità della Provincia in merito ad una mancata prevenzione dei danni - aggiunge l'assessore - si tratta di un'accusa priva di qualsiasi fondamento e che pertanto rispediamo al mittente.
Legge Regione Campania
 
DECISIONI GIURISDIZIONALI IN MATERIA DI CACCIA - (16/01/2014)
 
 
 

ILLEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE – CACCIA - (16/01/2014) | Visualizza

CAFFEditrice.com Regione Abruzzo
 
 
Chieti: si alla caccia alla volpe col cane da seguita a gennaio - (16/01/2014)
 
 
È consentito l'utilizzo del cane da seguita nell'esercizio della caccia alla volpe nel periodo dal 4 al 30 gennaio 2014, secondo le indicazioni riportate nel disciplinare approvato con Delibera di Giunta  n. 318 del 19/12/2013.

Tale caccia è consentita con la formula della braccata e i cacciatori interessati, purché residenti nel territorio provinciale, devono necessariamente organizzarsi in squadre.

Il Capo squadra o suo Vice deve far pervenire, alla Provincia di Chieti - Settore 7 - Servizio Caccia e Pesca, l'elenco dei componenti della squadra con indicazione delle giornate e delle località in cui s'intende effettuare le battute.

La modulistica da utilizzare è quella pubblicata sul sito della Provincia di Chieti Sezione Caccia e Pesca.
 
Agenia Parlamentare.it Regione Emilia Romagna
 
PROV. FORLI'-CESENA: RICHIAMI VIVI NELL'ATTIVITA' VENATORIA - (16/01/2014)
 
 
(AGENPARL) - Forlì-Cesena, 16 gen -  In risposta ad alcuni articoli pubblicati ieri ed oggi sulla stampa locale che riportano notizie inesatte, già rettificate due giorni fa dall'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni, si precisa ulteriormente  quanto segue:

In merito a quanto comunicato dalla consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo,  relativamente  all'attività di cattura e cessione di volatili utilizzati come richiamo nell'esercizio venatorio, la Provincia di Forlì-Cesena ritiene doveroso precisare che le spese di gestione di queste strutture sono interamente a carico dei cacciatori e dunque non vengono assolutamente finanziate con risorse proprie della Provincia.

Infatti quest'Amministrazione, con apposite direttive, ha stabilito la somma che il cacciatore è tenuto a corrispondere alla Provincia all'atto dell'acquisizione del richiamo.

Tali introiti derivanti dalle cessioni che versano i cacciatori costituiscono l'unico corrispettivo che la Provincia riconosce annualmente agli operatori autorizzati. Sostanzialmente, quindi, la Provincia opera solo come un soggetto intermediario obbligato per legge a gestire tale flusso di denaro per poter effettuare i dovuti controlli.

Inoltre, l'attività è controllata e avviene nel rispetto di scrupolosi adempimenti quali l'inanellamento degli esemplari catturati e la registrazione degli stessi in appositi registri di carico/scarico forniti dalla Provincia.

Come avvenuto altre volte in passato, c'è chi su questi temi sistematicamente tende a diffondere informazioni che non trovano riscontro nella realtà al solo scopo di  generare scalpore.